In un primo momento i modelli di yogurtiera potrebbero sembrare tutti uguali. Eppure il mercato propone diverse tipologie, ed è come sempre importante selezionare quella più in linea con le proprie esigenze d’uso.
Tipologie diverse
La yogurtiera può essere definita come una sorta di incubatrice nel quale lasciare prosperare i batteri dello yogurt. Tenendoli in caldo, infatti, essi proliferano. Essa quindi deve mantenere una temperatura costante di almeno 40 gradi. Tutti i modelli di yogurtiera presenti sul mercato svolgono quindi questa funzione, ma ne esistono ovviamente dei modelli diversi.
Innanzitutto, la prima grande differenza sta nella forma. Esistono infatti due diverse tipologie di yogurtiera: quelle a caraffa e quelle invece a vasetti.
La tipologia a caraffa è strutturalmente molto semplice, in quanto costituita da due cestelli. Uno è più piccolo e serve a contenere gli ingredienti, mente quello più grande crea una vera e propria camera d’aria in cui far fermentare i batteri. Purtroppo questa tipologia di yogurtiera non permette di selezionare la dose di yogurt prodotto ad ogni utilizzo.
Per quanto riguarda la tipologia di yogurtiera a vasetti, come il nome suggerisce sono presenti diversi vasetti contenuti in un vassoio, il quale è a sua volta chiuso da un coperchio. In questo modo potrai di volta in volta scegliere quante dosi di yogurt produrre. Una volta terminato il processo, potrai scegliere i vasetti, chiuderli e conservarli direttamente in frigo. Insomma, il livello di comodità offerto da questo modello è sicuramente maggiore, ma al tempo stesso rappresenta anche un ingombro molto più grande sul ripiano della nostra cucina.
È fondamentale capire quale tipologia di yogurtiera possa sposare al meglio le tue esigenze. Per questo motivo dovresti valutare sempre tutte le caratteristiche, i pro e i contro di ogni modello che trovi in commercio.